ce l’hanno consegnato marcio,
scaduto.
abbiamo ereditato
un pianeta affranto
e in fin di vita
ansima e rantola,
esala il suo ultimo respiro.
e lo fa con irruenza
è scosso e scuote,
è rotto e a pezzi,
è inquinato, stanco e corrotto.
eppure
avremmo voluto altro per questa terra
correre sulla sua superficie rotonda
a piedi nudi,
o in bicicletta,
e non incontrare mai confini,
né barriere.
respirare sempre aria fresca
con tutto intorno, alberi
e foglie, tantissime foglie,
come scintille tra la terra e il cielo.
e l’aria stessa
scintillante purezza.
abbiamo desiderato tanto
e immaginato all’infinito
un posto così
con una costituzione così
e un’internet così
dove poter amare chi ci pare, quando ci pare e come ci pare
per noi,
solo e soltanto per noi,
il mondo non finisce.